giovedì 29 agosto 2013

Recensione: "Che tu sia per me il coltello"- David Grossman

" Sono saggio 
soprattutto 
riguardo alle cose                                 
che non so"


"I pensieri: quando non si scontrano con quelli di un altro, sono in grado di galoppare fino ai limiti del mondo.
Uscire di testa e farci ritorno in una frazione di secondo"

"Svelare a una persona qualcosa
 che non sa di se stessa è un 
grande dono d'amore. 
Il più grande."

"Amore 
è il fatto che tu sia per me il coltello  
con cui frugo dentro me stesso"


David Grossman mi ha piacevolmente sorpresa anche questa volta. Chiedendo un consiglio su quale libro leggere dopo "Qualcuno con cui correre", che ho definitivamente adorato, mi è stato consigliato "Che tu sia per me il coltello"; che mi aspettavo fosse simile nello stile..Le mie aspettative si sono rivelate errate, ma in senso positivo.
"Che tu sia per me il coltello" non ha il ritmo veloce e travolgente di "Qualcuno con cui correre", ma è un libro che accompagna, che stupisce, che fa innamorare di questo splendido scrittore.
Si tratta di un libro epistolare in cui Grossman ci racconta la storia di Yair e Myriam, due persone apparentemente comuni, attraverso le lettere che i due si scambiano (anche se non è proprio corretto definire "scambio" il loro rapporto..).
Il lettore si trova ad immaginare, supporre molto spesso in quanto la gran parte del libro è formata dalle lettere che Yair invia a Myriam, e non viceversa..Esploriamo quindi questo loro mondo creato da lettere, un mondo che vuole isolare, formare un distacco dai problemi e dalle difficoltà della vita reale, di cui pian piano veniamo a conoscenza attraverso i riferimenti dei protagonisti.

Non ho divorato questo libro, non come mi era successo con "qualcuno con cui correre"... ho assaporato la dolcezza delle lettere sera per sera, concedendomene un paio alla volta, come se le lettere arrivassero a me invece che a Yair e Myriam.
Ho amato anche questo libro, in modo diverso, certo..penso però che sia proprio questo che mi affascina di Grossman..probabilmente se avessi trovato un libro uguale al primo che ho letto mi sarei annoiata, mentre questa grande diversità fra i due romanzi mi invoglia a leggerne un terzo, e poi un quarto..
We'll see!

Qualcuno di voi ha letto questo libro, o altri, di Grossman? Lasciatemi il vostro parere, mi farebbe piacere^^
Dadù

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